Sport estremi

 

 

Vi siete mai chiesto a cosa servono gli sport estremi? Vi siete mai chiesto perché nessuno altro animale della Terra, non soltanto non fa nessuno sport estremo, ma non fa nessun sport estremo o non estremo? Perché nessun’altra scimmia ha mai cercato di scalare l’Everest per il piacere di farlo? Perché non ho mai visto una mandria di ippopotami allinearsi e poi sferrare una corsa per chi arrivava per primo al lago più vicino e solo per il piacere della vittoria? Perché nessun’aquila vola in una caverna buia per poi comunicare alle sue simili “Io ho fatto questo”? Perché nessuno gnu ha mai cercato di attraversare un fiume su una corda tesa per il piacere di farlo? Perché fare immersione in un mare infestato dagli squali? Perché, insomma, perché tuffarsi dal cielo da un aeroplano senza paracadute?

Secondo Aristotele l’uomo è un animale razionale. Pascal non la vedeva così quando scriveva: «Tutta l’infelicità degli uomini ha una sola provenienza, ossia di non saper restare tranquilli in una stanza”. Ecco delle ragioni per cui si fa sport estremo, uno sport questo che sai in anticipo che ti può costar la vita, eppure lo fai!

L’uomo, se vogliamo vederlo per com’è, è la creatura, tra tutte le altre creature del pianeta, la più squilibrata e pericolosa (nessuno gli nega altre qualità, ma queste vengono dopo se mai vengono), sia per se stesso che per tutti gli altri animali del pianeta e per la Terra stessa che lo ospita. È un essere senza senso e davanti a lui non ha che la morte e questa avverrà in un modo o in un altro, e lo sa. Questo sicuramente non aiuta la sua condizione già fragile e destinata a perire in un oceano di assurdità.

Io associo gli sport estremi a noia estrema, a un sentirsi inutile, a non volere adattarsi a una società colma di ingiustizie, a non sapere cosa fare della vita in un tal mondo. E così l’uomo scopre che non riesce a vivere la propria esistenza per come la natura gliel’ha data. Ecco, allora, che gli sport estremi si presentano come una sfida contro tutti e tutto.

E quando poi pensiamo che tutto questo sfacelo sociale e naturale sia dovuto, non a un cervello sano, buono e giusto, ma a un cervello creato passo dopo passo col solo istinto di procreazione e di dominio, allora, senza dubbio, ci rendiamo conto in che disastro evoluzionistico ci troviamo.

E tu cosa pensi lettore/lettrice?

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