Papa Francesco in Brasile

Quando il papa va in giro per il mondo a spese dei credenti e dei contribuenti, non va per portare ai popoli che visita scienza, democrazia, umanità, prosperità, amicizia, amore, benessere,  emancipazione, illuminismo, affatto; quando il papa va in giro per il mondo, va per portare ai popoli povertà, sottomissione, superstizione, ignoranza, abracadabra, sfruttamento, dogmi, riti, in nuce, parole. Lui va in questi paesi per dire al gregge che deve continuare a porgere l’altra guancia, che deve continuare ad essere il servo dei ricchi, che deve lasciarsi mungere e tosare. Quando il papa va in questi paesi, va per ricordare la grande colossale storia della Chiesa, una storia fatta di crimini, di torture, di falò, d’inquisizione, d’intrighi, di guerre sante e di guerre empie. Va lì, ed è questo il suo scopo, per ribadire al popolo di non dimenticare di pregare Dio notte e giorno affinché il mondo rimanga così com’è. E da ultimo, per portare il cattolicesimo, il cristianesimo, Bogududù, la buona novella, la favola dell’orrore, il Padre il Figlio e lo Spirito santo, insomma, chimere, assurdità e sbarubabù mentali a non finire. L’oppio, diceva Marx, e la miseria aggiungiamo noi.

Ecco cosa porta al popolo brasiliano in questi giorni Carlo Bergoglio, l’attuale papa Francesco, con il bene placito dei potenti, of course, ed il popolo lì, grande e generoso, sempre pronto ad accoglierlo con entusiasmo e festeggiamenti!

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